Bruxelles, 16 marzo 2016

Ieri la Commissione affari sociali dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha respinto un progetto di relazione sui diritti umani e le questioni etiche legate alla maternità surrogata. Il rifiuto del rapporto che mirava a regolamentare la pratica della maternità surrogata è una buona notizia in favore della dignità umana. Infatti, una regolamentazione di tale pratica, che sfrutta le donne ed i bambini, implicherebbe che questa venga considerata accettabile.

 

La Federazione Europea delle Associazioni Familiari Cattoliche (FAFCE) detiene uno statuto partecipativo presso il Consiglio d’Europa ed è membro della Conferenza delle organizzazioni non governative internazionali di tale istituzione. La FAFCE ha seguito sin dal suo inizio il lavoro della Commissione per gli affari sociali sulla relazione riguardante la maternità surrogata, fornendo raccomandazioni sui voti ed elaborando proposte legislative ai Membri della Commissione. Uno dei punti chiave che la FAFCE ha intesto sottolineare e comunicare è stata la necessità di prendere un adeguato tempo di riflessione per analizzare questa delicata questione. Il voto di oggi dimostra che un’ulteriore riflessione è necessaria al fine di aumentare la consapevolezza circa l’impatto negativo della maternità surrogata per donne e bambini. La relazione è stata infatti respinta con un margine molto ristretto: 16 voti contrari e 15 a favore.

Il presidente della FAFCE, Antoine Renard, afferma che “la maternità surrogata non può mai essere accettabile, qualunque siano le motivazioni di fondo. Sfrutta i corpi delle donne e la loro integrità e dignità. Essa trasforma i bambini in un oggetto di scambio. Sotto ogni aspetto, essa è una forma contemporanea di sfruttamento che contiene molte caratteristiche della schiavitù“.

Il Parlamento europeo ha già condannato due volte la maternità surrogata, sia durante questa legislatura che nel corso del precedente mandato. La FAFCE accoglie con favore il voto di ieri in Commissione affari sociali dell’Assemblea parlamentare (che riunisce membri dei parlamenti nazionali)  ed il fatto che la maggioranza abbia votato contro il progetto di relazione, continuando pertanto a sostenere il divieto totale di maternità surrogata. È molto incoraggiante che tale Commissione abbia seguito l’esempio del Parlamento europeo, tanto più per il fatto che nell’ambito del Consiglio d’Europa sono rappresentati ben 47 Stati.

La mobilitazione dei cittadini di tutta Europa e di diversi schieramenti politici contro la maternità surrogata dimostra che questo è un problema universale. Il rifiuto del progetto di relazione è un passo in avanti in favore della dignità umana. Tuttavia la FAFCE rimarrà vigilante e monitorerà l’evolversi della situazione in seno al Consiglio d’Europa nei prossimi mesi.